Discendendo il Rodano non mi aspettavo di sentir parlare di lupi, invece fermandomi vicino alla stazione di eliso corso sotto dei bei pioppi, ho avuto modo di preparare un caffè a Samuel e ne è uscito questo discorso.
2016 07 21 Niedergampel
Samuel Hernst
Ambulanziere in elicottero per Air Zermatt
Qui in basso adesso i lupi non ci sono in questa stagione, d’estate salgono. Ne sono arrivati due, forse tre, nei valloni di Turnetal l’estate scorsa. Lì ci sono mezzo migliaio di pecore di un centinaio di proprietari. Lasciarle incustodite in alpeggio era ormai abitudine ricorrente. L’anno scorso sono diventate banchetto dei nuovi arrivati.
L’inverno scorso si aggiravano in basso, vicino ai villaggi e ad aprile, quando si è cominciato a lasciar mangiare erba alle pecore, se ne sono presi una quindicina a tutti quelli che si sono sentiti di lasciarle fuori la notte nei prati vicino ai villaggi tra Ergisch e Eischoll.
Quest’estate hanno messo tutti gli animali in un unico gregge affidato a un pastore che pagano tutti insieme in proporzione. Per ora non ci sono stati danni. È molto probabile che a giorni nasca una cucciolata e quando ci sarà un branco vedremo cosa succederà. Per il momento è una cosa nuova, prima erano individui solitari di passaggio che colpivano e se ne andavano. Questi si sono fermati.
Il ritorno del lupo colpisce sul vivo le persone. Vedere i propri animali così indifesi dove non lo era più stato da tanti anni fa sentire più fragili. Molti reagiscono con rabbia e sembra che il lupo sia l’unico mostro.
Forse è una questione di tempo. Ormai i lupi hanno lo spazio per infilarsi liberamente in queste montagne. Le generazioni che verranno sapranno come regolarsi meglio di queste che erano abituate alla sua assenza.