l’anno scorso sono arrivata all’Alpe Jouglard in un pomeriggio di tempesta di quelli in cui l’acqua cade così veloce e si appoggia al vento e prende mille direzioni.
i fulmini correvano sul terreno e credo che sia stato un angelo a salvarci.
Quella sera mi sono fermata da Fulvio, un pastore che stimo molto per la sua drittezza che si rispecchia nell’ottimo stato dei suoi animali.
Appena ho varcato la soglia dell’alpeggio, il vento ha schiacciato le nuvole in fondovalle e un sole limpido ha rischiarato e asciugato ogni cosa.
Sapeva del mio arrivo e aveva preparato il bollito. è stata una sera di festa, avevamo molte cose da raccontarci perché non ci vedevamo da molto tempo.
Questo è stato un inverno molto duro per lui e non vedo l’ora di tornare a salutarlo nelle montagne che ama: montagne da lupi in cui i lupi peggiori sono gli uomini.