certe volte i fiumi li attraversavamo su ponti di tronchi grandi, piccoli, medi. ingegnerie di sopravvivenza. affronti agli ostacoli, collegamenti tra sponde differenti.
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certe volte il ponte non c’è. cavi d’acciaio tesi da una sponda all’altra fanno da ancoraggio per chiatte di legno su cui sale di tutto: mezzi, animali, cavalli. nessun mancorrente a cui appoggiarsi, un pontile da cui salire sul pelo dell’acqua, otto braccia forti che tirano e spingono una carrucola.
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questi cavalli hanno visto questo ed altro e salgono sull’ondeggiante piattaforma come se fosse immobile. scendono molto contenti di rimettere i piedi sulla terra ferma..
6°Update Crowdfunding Mare di erba |
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