2018_05_15 Erdene Sum
L’unico modo per avere cavalli e forgia nello stesso posto era partire dal campo in sella e raggiungere l’officina per l’una. Rakhman ci ha fatto sapere di avere un lavoro importante da finire in mattinata e di non poterci mettere a disposizione gli attrezzi fino al pomeriggio.
Gaby è arrivata alle 11, Andrea doveva essere accompagnato in auto per portare ferri e attrezzature e l’ho aspettata con i cavalli sellati. Due ore e mezza di trotto e galoppo per arrivare in tempo con questi tre benedetti cavalli. Tempesta di sabbia contro vento, tanto per semplificare la vita a tutti. All’arrivo i cavalli non erano neanche sudati. Mi chiedo cosa animi questi piccoli animali.
Fino alle tre del pomeriggio la forgia non si è messa in movimento, intanto si addensava il pubblico. Rakhman aveva ingaggiato quattro energumeni per ribaltare i cavalli come usa fare qui quando capita di dover ferrare e ognuno si è portato il suo assistente.
Azimuth è stato egregio. Non ha nessuna abitudine ad alzare i piedi. Gli anteriori ce li ha concessi quasi tranquillamente. Andrea ha pareggiato con la sua tenaglia e Rakhman gli stava alle spalle con flessibile e prolunga per soccorrerlo con i suoi metodi, per fortuna è filato tutto liscio e il flessibile è tornato al suo posto.
Questi cavalli non sono stati abituati ad alzare i piedi e si sono ribellati molto. Un piede per volta Andrea ha sistemato tutti i ferri e adesso loro tre sono pronti per partire, la sua schiena non lo so.
Li abbiamo sistemati da un amico di Baghy che aveva del fieno e i bambini ci hanno portato dell’acqua. Siamo ripartiti in sella il mattino dopo per rientrare al campo con un andatura civile, abbiamo impiegato più di cinque ore a fare la stessa strada del giorno prima. La giornata era tiepida, il terreno morbido e i ferri su quel velluto non facevano rumore.
Andrea è maniscalco e cavaliere, la sua presenza è stata fondamentale sia per la professionalità che per i rapporti con le persone del paese.