La gher tra le nuvole

Mentre attraversavamo quella pianura e i cavalli stavano impazzendo per gli insetti, vedevamo lassù due gher. Per venti chilometri niente, lì due pallini bianchi, poi altri chilometri senza niente. Comincio a credere che le gher siano bianche apposta per essere viste da lontano dai viaggiatori. Abbiamo tirato dritto verso i pallini bianchi.
-abbiamo due possibilità: chi abita su quella cresta odia l’umanità o ne ha talmente tanta che puo’ permettersi il lusso di vivere in mezzo al vento.

La gher tra le nuvole

Quassù, su questa cresta rotonda esposta a tutti i venti, gli insetti si sono dileguati e i cavalli distesi.
Questa famiglia vive tra le nuvole e ha un gregge di pecore che copre la terra senza erba come le nuvole rade riempiono il cielo. Terra rossa e pecore, nuvole e cielo azzurro.
La signora delle nuvole stava riparando il tonoo (copertura della cupola sommitale della gher) che aveva bisogno di un rinforzo ai tiranti.
Pensare che bastino due centimetri di feltro di lana per ripararsi dalla pioggia da noi sarebbe impossibile, qui la maggior parte delle tende non hanno niente che copra la cupola centrale. C’è un clima talmente asciutto che anche la pioggia è asciutta!
Vastità intorno e umanità dentro. Marito e moglie, figlia e figlio. Ogni tanto arriva una moto, qualcuno porta qualcosa o cerca notizie e se ne va. Per tutti c’è una tazza di tè e borzok con la crema.
Io sono crollata e quando mi sono svegliata avevano già munto.
Abbiamo mangiato insieme e mi hanno curato la ferita. Per una volta va meglio per davvero. Saranno le nuvole, sarà la cura, sarà che questa resina di una pianta che non capisco cosa sia,  funziona per davvero.

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