Arrivo in ritardo, questa terra dev’essere un tripudio di fiori in estate. In ogni villaggio molte case mostrano il cartello di vendita miele e in molti orti ci sono piccoli villaggi di casette di api. I fiori adesso non ci sono quasi più. Gli apiari sono già preparati per l’inverno e alle api é stato somministrato il candito.
Ivan stava chiudendo le ultime casette quando sono arrivata al loro giardino. Tempo di montare il telo, loro avevano finito e una pioggia fine è gelida confermava che non avrebbero potuto tardare oltre.
Siamo entrati in casa, la stufa accesa scaldava l’aria e la zuppa bollente scaldava lo stomaco. Nastja riempiva le scodelle e le distribuiva alla grande famiglia e a noi. Il gesto di porgere la scodella fumante aveva un qualcosa di ristoratore, più ancora della pietanza, portava una specie di benedizione. In quella casa é tutto semplice.
Nastia é la moglie di Ivan ed era molto preoccupata di non parlare inglese. Ma quando non ci ha più pensato, ci siamo capite benissimo. I bambini erano curiosi e gentili e hanno fatto molte domande. La sera é passata veloce e mi sono ritirata sotto il telo con un piccolo barattolo di miele dorato che profumava di fiori. Le api erano al sicuro nelle loro casette e noi anche.