Martedì dieci maggio duemilasedici alle ore ventuno
Giovanni Lindo Ferretti presenta il libro Campo di stelle
alla biblioteca delle Oblate di Firenze
Diluvi, giorni e giorni di acqua e temporali.
Un invito.
Il giorno dopo scavalcavamo sotto la pioggia da Massa a Reggio Emilia.
Quel pomeriggio Isotta è stata all’asciutto nella stalla dismessa delle pecore del nonno, in casa ogni angolo faceva trasparire cura, la stufa era accesa e abbiamo mangiato un boccone.
Un bardo vive in quella casa di pietra e di legno che è della sua famiglia da tempo immemorabile. Al piano di sopra ci sono scaffali e scaffali di libri e due poltrone. Ci siamo seduti lì, circondati da tutte quelle storie di tutti quei libri e ci siamo raccontati quelle che si somigliavano nei bagagli dei nostri ricordi.
Ripartendo il giorno dopo mi sono infilata un taccuino e una matita nella tasca dell’impermeabile e ogni cosa che mi è venuta in mente da lì a casa l’ho scritta. Dalla sella, dalle staffe, dal suono dei ferri sul terreno e da quegli scarabocchi è nato questo libro.
Il bardo era Giovanni Lindo Ferretti