Yves: lui vive con la moglie su un cocuzzolo ereditato da qualche parente, lì c’è solo un rudere e loro vivono dentro una roulotte.. finchè Yves non sarà riuscito ad aggiustare i muri del rudere.. lui racconta di essere venuto a vivere qui solo dall’inverno 2008, ma i lavori erano molto indietro e forse anche quest’inverno lui e sua moglie sono rimasti nella roulotte..
lei non usciva perchè diabetica e molto sofferente, intorno c’era un vento che sembrava voler portare via la montagna
sembra una situazione disperata e invece c’era una serenità quasi tangibile
ci siamo accampate poco distante da lì e, finito di mangiare, eccolo arrivare
camminava appoggiandosi a un bastone e si è messo a raccontarci la strada che avremmo dovuto fare, lui era pilota di aereo e la Francia la conosceva in ogni piega, non sapeva i sentieri, ma conosceva tutti i fiumi e tutte le vette che avremmo incontrato.. beh, kosa ci va? prima arrivate ad Arles, poi a Carcassonne, e poi siete bell’e che arrivate!