Quando chi conosce solo il linguaggio del mercato parla delle grandi montagne, le grandi montagne diventano una chiacchiera, ma non per questo cessano di essere grandi montagne.
Solo il poeta che ha saputo fare della sua parola una grande montagna, può parlarne, perchè il poeta ‘Sa’. E sa che il suo parlare è inutile perchè non è una chiacchiera.
La chiacchiera è utile perchè serve, serve a far finta di conoscere le grandi montagne, di conoscere gli splendidi cavalli, di conoscere i disperati cavalieri, ma principalmente serve.
Chi chiacchiera è servo.
Chi è poeta, chi è cavallo, chi è montagna è inutile e non ‘serve’.
‘Ma poeticamente abita l’uomo’, con questi cavalli, su queste montagne.
scritto e non firmato da Gianni Guaraldi per l’Alpitrek (1984)
La fortezza nascosta -Mauro Ferraris-
Nei tempi remoti i soldati avevano costruito in un passo nascosto sulla montagna una fortezza la fortezza non si è sgretolata nel tempo la fortezza è lassù sul confine confine tra cielo e terra i cavalieri vi passano ogni estate si fermano colori non umani assalgono gli occhi senza offenderli la sera la distanza tra vita e vita reale si attenua al punto che sconfiniamo anche noi protetti dal corpo e dallo spirito dei cavalli e dai fantasmi dei soldati che non hanno voluto lasciare questa dirupata crestagli angeli mentre giocavano videro in basso due cavalieri ovviamente gli angeli erano in cielo si chiesero : dove vogliono andare quei due? smettono di giocare e si fermano a guardare ( gli angeli) anche i cavalieri si fermano, più in sù non potevano andare guardavano il mondo anche loro come gli angeli che erano poco più sù
-Mauro Ferraris-
la verità è che l’erba è stata sangue e che la carne torna erba
-M. Cimino-