‘Il progetto si concretizza grazie al lavoro congiunto di dieci partner italiani, due partner sloveni e numerosi enti sostenitori: tutti insieme, formano un gruppo di lavoro internazionale, indispensabile per avviare una forma di gestione coordinata della popolazione di lupo su scala alpina.
Oltre al monitoraggio, tra le attività previste dal progetto vi sono misure di prevenzione degli attacchi da lupo sugli animali domestici, azioni per contrastare il bracconaggio e strategie di controllo dell’ibridazione lupo-cane, necessarie per mantenere a lungo termine la diversità genetica della popolazione alpina di lupo. Altri interventi importanti riguardano infine la comunicazione, necessaria per diffondere la conoscenza della specie, sfatare falsi miti e credenze e incentivare la tolleranza nei confronti del lupo, così da garantire la conservazione di questo importante animale sull’intero arco alpino.‘
dal sito del Parco delle Alpi Marittime
Il lupo è tornato nelle Alpi da cui si era estinto tra i cinquanta e i cento anni fa. Le popolazioni selvatiche e domestiche di erbivori si erano abituate alla sua assenza. In questo sito è possibile rimanere aggiornati sulle cronache che ne conseguono e sulle possibili azioni per gestire questo ritorno.