All’inizio c’è la steppa, colore e odore di polvere, vento e odore di vento.
Rocce e qualche ciuffo d’erba stinta. Gli animali che la abitano vestono mantelli dello stesso colore polveroso. E’ terra di cavalli da sempre. Cavalli primordiali che hanno superato incolumi milioni di inverni oltre i quaranta sotto zero, hanno saputo dissetarsi dal residuo salmastro di fiumi prosciugati in torride estati oltre i quaranta gradi.
Sembra un posto inospitale, eppure è abitato da uomini e animali dalla preistoria.
la raccolta fondi della scorsa primavera ha messo insieme le forze di molte persone e con il loro contributo sono state assicurate le ferrature di tutto il viaggio.
Cliccando sulla foto in fondo a questo post, si arriva alla descrizione del progetto. lo schema di questa piattaforma pensata per raccogliere imprese più incredibili è:
un video che racconta l’idea, uno spazio di fianco in cui si dice qualche parola in più, la cifra da raccogliere e quale percentuale di quella cifra è già stata raccolta.
Di fianco alla presentazione del progetto e di chi lo propone c’è un elenco di ricompense con cui, chi vuole aderire, verrà messo a parte dell’idea. Cliccando sulla ricompensa scelta viene fuori una serie infinita di domande a cui rispondere per manifestarsi. L’ultima azione richiesta è quella di contribuire con la cifra che si vuole.
Ho cercato di immaginare delle ricompense che avessero a che fare con questo viaggio e rendessero partecipi dell’avventura tutti quelli che si sentono di farne parte nella misura in cui si sentono di farne parte.
Lo slogan di Eppela è il futuro si fa in tanti. Mi sembra che sia vero per ogni cosa. Spero che questa vi sembri una di quelle.
paola
fuoco acceso telo tirato cavallo sazio per unire nella stessa avventura uomini cavalli e montagne