Zarkhna è il nipote di Baghy, è sempre stato al suo fianco. Ha fatto cosí tanta strada a cavallo che a metterla tutta insieme si fa il giro del mondo. È lui che sta sgrossando il cavallo rosso che è il più giovane dei tre e che allenerà gli altri tre.
Non ci poteva essere persona più affidabile di lui per cominciare il viaggio. Conosce i cavalli. Conosce la zona perchè ci è già stato altre volte. Parla un po’ di inglese. L’ho invitato per scherzo, lui studia veterinaria e ha ben altro da fare.
Invece verrà proprio lui.
– quanti giorni hai?
– Quindici giorni
– Nella seconda metà di aprile?
– Sí, va bene
– Se partiamo da Kharakhorin, dove potremmo arrivare?
– Vediamo.
Ho preso la cartina, ci siamo messi a studiare e in quel tempo, partendo da Kharakhorin, potremmo arrivare alla strada che collega Moron a Ulan Baatar. Sarebbe molto comodo per lui tornare indietro da lí.
La più concentrata nel guardare la carta era Saraa che si è messa a contare i chilometri e a pensare alle persone che conosce che vivono nei posti che attraverseremo e sono tante!
L’inizio del viaggio sembra annunciarvi dolce e ricco di incontri. Vedremo.
Adesso che la strada che ho percorso è esistita davvero, so di aver percorso 2191 km in 79 giorni con un dislivello medio di 1540 metri al giorno.
La collezione di incontri straordinari tessuta dal filo dei nostri passi è stata un’arazzo di poesia e forza di cui ringrazio il cielo e la buona magia che ci hanno accompagnate. Isotta è in splendida forma. L’ultima ferratura di Andrea Pomo ci ha permesso di arrivare ma non solo: ha messo i piedi di Is in condizioni tali da guarire da tutti gli acciacchi precedenti senza fermarsi. Lei è così in forma che adesso lasciarla al prato sembra quasi un delitto. Alimentazione e strada l’hanno rinvigorita nonostante il carico. Lo sguardo con cui ammirava il panorama una volta giunti ad ogni colle mi convince che anche lei abbia goduto della bellezza del mondo che abbiamo avuto l’onore di attraversare. Il modo in cui assaggiava e sembrava commentare l’erba di ogni pascolo delle Alpi, mi ha dato l’impressione che anche per lei la curiosità di scoprire dove saremmo arrivati fosse collegata a qualcosa che le faceva piacere. Compiere un’impresa del genere e arrivare in fondo con la cavalla in ottime condizioni era la più grande incognita è adesso è la più grande soddisfazione. Isotta ha venticinque anni, è forza e dolcezza, ci siamo accudite a vicenda per tre mesi e le Alpi sorvegliavano questa alleanza. Senza poesia nessuna forza sarà mai sufficiente a compiere la piú piccola impresa. Questa era una grande impresa.
Giugno
4-6 Julische Alpen (Slovenia)
5 – 7 Gailtal (Austria)
9 -10 Carnia
10 – 11 Piave
12-14 Cortina d’Ampezzo
15 – 17 Pale di San Martino
18 – 19 Ortigara e Altopiano dei Sette Comuni
20 – 25 Lessinia
26-27 laghi di Garda e di Tenno
28 -30 Adamello Brenta
Luglio
1-5 Val Camonica
6 – 9 Bernina
10 – 14 Val Chiavenna
15 -19 Val di Sole
18 -22 il Rodano
23-27 Monte Bianco
29- 31 Vanoise
Agost o
1 Vanoise
2 Moncenisio
3-11 Val di Susa
11-12 agosto : Queyras
16 Rore
17 Elva, colle San Giovanni
15-19 Pellice, Po, Maira, Grana, Stura
20-22 Ubaye
23-25 Mercantour
26-28 valle delle Meraviglie, colle del Sabbione per Entracque
fuoco acceso telo tirato cavallo sazio per unire nella stessa avventura uomini cavalli e montagne